14 maggio 2007

La trasferta. Ovvero del vuoto d'aria ascensionale nel tubetto di maionese

Igredienti:

  • prendete 13 amici, il novanta per cento dei quali schermitori, più altri non adepti per puro contorno.
  • Un volo low cost, un albergo low cost, una capitale europea che più nordica non si può.
  • Una data in febbraio e una perturbazione altalenante a legare il tutto.
  • Un autista di pullman improbabile.
  • Voltaren (q.b.), molta birra, molti superalcoolici, affettati e formaggio in quantità.
  • Una manciata di banconote e monete straniere, di difficile interpretazione.
  • 2 aeroporti secondari, alcune hostess gradevoli.
  • Un intera popolazione alta bionda e statuaria.

Preparazione:


Prendete i 13 amici, riscaldateli con una lunga coda in tangenziale e riversateli nel primo aeroporto improbabile.
Aggiungete, a mo’ di spezia, cibo di terza categoria del suddetto aeroporto e il fragrante odore di incazzatura che i viaggiatori low-cost secernono quando vengono fregati con le tasse sui bagagli.
Mescolate il tutto su un aereo stretto,ma non troppo a lungo: giusto due ore. Nel mentre aggiungete una voce irritante e un po’ di odore di paura.


Scesi dall’aereo scaraventateli al freddo (diciamo -8°/-10°, dovrebbe bastare), che si secchino bene. Aggiungete la valuta straniera e lasciate che l’autista improbabile li conduca a velocità folli su sentieri sdrucciorevoli e curvi.
Per non stancarli troppo solo rampe di scale e metrò e poi cammino fino all’albergo.
Somministrate a tre di questi birra e cibo spazzatura per mantenerne vivo il sapore.
Lasciate riposare tutto al caldo per circa 5 ore.


Prendete poi la parte più cospiqua del gruppo (state attenti che nessuno rimanga nella pentola-albergo oltre l’ora stabilita) e buttateli al freddo, poi al caldo del palazzetto e all’odore acre delle loro e altrui divise.
Dategli vittorie, sconfitte, soddisfazioni e delusioni in buona alternanza per tutta la giornata.
Aggiungete una spruzzzata di Voltaren per renderli più credibili.
Fate in modo che la loro aspettativa per la serata lieviti con il trascorrerre delle ore, non c’è rischio che si brucino in questa fase, hanno tutti capito quali sono le cose importanti della vita.


Ricompattate ora il gruppo in una basla più grande, comincia la fase delicata della preparazione.
Riversate il tutto in strada, scolateli nella metro e infine distillateli ai tavoli di un pub.
Lasciate il tutto a bagno maria nella birra e nella carne per qualche ora.
Non fategli mancare incontri sinistri e confusi, lasciate che il tasso etilico monti in loro, insieme all’ormone impazzito.
Quando sono belli cotti, non un minuto prima, mi raccomando, riversateli fuori nel gelo totale, fateli raffreddare bene con raffiche di vento.


Lasciate che il gruppo si divida come meglio crede, la carne più fresca è quella che si mantiene meglio fuori.
Aggiungete una telefonata dal vecchio Stephan, per ammorbidire i pezzi più duri con lacrime amare.
Un gruppo lasciatelo riposare tra lenzuola di sfoglia, il resto gettatelo nella notte carbone e fategli inseguire il vero motivo della trasferta.


Mescolateli, raffreddateli e riscaldateli su scale, ascensori, scale mobili, strade, metro e marciapiedi verso la loro Mecca serale.
Qualche minuto fermi al freddo ad osservare la popolazione autoctona che si intrattiene all’aperto in maglietta e poi versateli tutti nella discoteca più improbabile che ci sia.
Lasciate che l’edificio sortisca il suo effetto, aggiungendo popolazione locale alta e bionda in quantità (non preoccupatevi della dose, ne possono assorbire moltissima) poi estraeteli cotti ed inccreduli, e che rimangano un po’ insoddisfatti.
Concedetegli un taxi attraverso la città inspiegabilmente ancora in festa.
Ancora qualche ora di riposo.


Svegliateli ora per l’ultima fase, aggiungete colazione ignorante q.b. e poi l’ultima lunga dose di freddo.
E’ bene che la carne si divida qui a suo piacere, preferisce mantecare alla sola vista dei più intimi.
Lasciateli dunque vagare tra freddo e caldo con i loro occhi vuoti.
Scrostateli infine dalla città ributtateli in pulmann per qualche istante e poi in aereo, non fate loro mancare qualche hostess e un’ultimo scorcio di tundra.


Fateli infine tornare tutti al bell’ovile, pronti per essere gustati subito o conservati in freezer.


Assunzione:


Si consiglia un’assunzione almeno una volta l’anno, sempre nello stesso periodo.
La ricetta ha il solo ed unico scopo di riequilibrare le componenti di scherma e sperma nel vostro sangue.
Del resto è noto che chi rimane troppo spesso senza trasferte si dimentica presto il vero senso dell’esperienza S&S.

io sono io

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3 commenti:

Unknown ha detto...

Sì, penso che una trasferta a lungo raggio all'anno sia indispensabile fonte di ispirazione, oltre che toccasana terapeutico dalle fatiche extra-schermistiche.
Vorrei solo aggiungere, a cotanta poesia, che la salubrità della ricetta non va comunque persa se la meta è una città pugliese invece che scandinava!

Anonimo ha detto...

COME VI PIACE COTTA LA TRASFERTA?

Io dico alla vicentina.

Anonimo ha detto...

La trasferta in sé si può anche lasciare cruda. Da mangiare come si mangerebbe la carne tritata, ingolfandosi (di bionde svedesi) finchè non se ne può più.
Comunque, signori miei una ricetta da non dimenticherò facilmente.