7 aprile 2008

La priorità

Nove minuti di fatiche piu' due minuti di pausa, fanno un totale di undici minuti: il tempo massimo per decidere un incontro di eliminazione diretta prima del minuto supplementare. "Ero in vantaggio, poi mi sono fatto recuperare..qualche doppio di troppo..poi ho preso un parziale negativo, infine ho recuperato.." in conclusione un punteggio di parita'. Quando il tempo sta per scadere, c'e' uno sguardo reciproco tra i contendenti che attraversa il reticolo delle maschere e per entrambi c'e' la consapevolezza di doversi giocare tutto all'ultima stoccata.
In media il tempo per raccogliere le idee e' equivalente al tempo che si avra' in seguito per completare il match. Devono scadere gli ultimi secondi, l'arbitro fa qualche tentativo per impostare il cronometro, poi viene assegna la priorita'.
Questa stoccata definitiva e' quella in cui risiede il massimo contenuto di tensione e psicologia spadistica.
Di seguito prendero' in analisi diverse tattiche possibili, tenendo anche conto dei vari contesti in cui attuarle.

  • Il Jolly o Stoccata a sorpresa

In questa categoria rientrano gli schermitori carismatici che non potendo attingere ad un ragionato coraggio, trasformano quest'ultimo in incoscienza.
Le stoccate piu' famose di questo stile sono la botta al piede, l'accucciata e la celebre "casino e botta".

  • Stoccata tecnica

Solo per gli spadisti dotati di grande lucidita' e autostima.
Si interpreta la strategia del nostro avversario per realizzarne l'esatta contraria.

  • Stoccata religiosa

Si svolge sperando in qualche modo di vedere la propria luce accesa. Adatta ai neofiti.

  • Stoccata nichilista

Per chi non vuole pensare a nulla e in questo modo sentirsi concentrato.
Spesso in questi casi capita un doppio.

  • Stoccata ad personam

E' simile alla stoccata tecnica ma esule dall'interpretazione. Ci si basa sulla conoscenza delle debolezze dell'avversario per coglierlo in fallo.

  • L'arrocco

Per chi ha avuto assegnata la priorita' ed intende difenderla fino alla morte.

  • Stoccata egocentrica

Ci si affida alla propria azione preferita, al nostro punto di forza.
Da non abusare, soprattutto contro quella ad personam.

  • Stoccata fisica

Quando si hanno troppi pensieri che offuscano la mente, ci si rivolge al fisico.
Massima espressione nella fleches dritta.


Queste modalita' di relazionarsi all'ultima stoccata, derivano oltre che dalle caratteristiche specifiche dello spadista, anche in parte dalla sorte che assegna la priorita' ma soprattutto dal contesto della gara e dell'assalto.
In una gara dal livello tecnico elevato, la nostra autostima non sara' delle migliori, oppure potremmo essere gaudiosi per non aver nulla da perdere. Se il livello e' basso potremmo avere il timore di una sconfitta vergognosa o viceversa sentirci degli dei.
Le considerazioni sull'assalto invece riguardano lo svolgimento dei primi tre tempi e su come si sono susseguite le stoccate. Come vi ho anticipato la psicologia gioca un ruolo fondamentale. Essere in rimonta ci puo' dare buone prospettive mentre non e' mai bello farsi riprendere quando l'assalto era gia' praticamente vinto.
Non dimentichiamoci che nell'arco di un minuto ci possono essere dei colpi doppi o delle stoccate annullate che potrebbero influire negativamente sulla concentrazione.
La priorita' puo' anche accadere in un incontro a squadre e in quel caso la storia che abbiamo vissuto e' piu' lunga ed e' anche pregna della responsabilita' altrui.
Secondo la mia opinione i fattori principali per aumentare la probabilita' di aggiudicarsi l'ultima stoccata sono la fiducia nelle proprie capacita' e la determinazione.

Mi sovviene di quell'assalto in cui ero carico, preciso e in procinto di sconfiggere un grande spadista. La mente fresca e i muscoli caldi: ho scoccato una fleches d'antologia. Era il mio punto di forza, la mia botta jolly, un gran gesto tecnico, fisico e pieno di speranze. Rumore ovattato, il dubbio: "..vuoi vedere che l'arbitro non ha riarmato l'apparecchio?..". Mi giro e ho la conferma dalle lampadine che dormono nel buio piu' assoluto.
Non ci voglio pensare, non importa, ora l'arbitro sistemera' l'apparecchio e mi bastera' avere lo stesso istinto predatorio. Prontiavoi e regolo la misura, l'avversario finge una stoccata al polso e poi esulta illuminato da una luce verde. Non mi ero reso conto bene ma probabilmente mi ha toccato. Probabilmente ero leggermente scoperto. Probabilmente non ero pronto al 100%.
Probabilmente ha avuto culo.

Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.


Il Messere

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

cazzo...faccio parte del gruppo degli spadisti che utilizza la "stoccata religiosa" che tu Aries dici di essere adatta ai neofiti.... cazzo..... sono una neofita... cazzo.... pensavo di sapere ma invece non so niente...... cazzissimo....

abbasso le orecchie e coda tra le gambe....

stracaro

Anonimo ha detto...

Io nella vita, come nello sport, ho altre priorità, come arrivare a 14 con almeno una stoccata di vantaggio, in modo tale da chiudere l'incontro con un tedioso quanto beffardo colpo doppio.

Tornando in tema, nel malaugurato caso che si arrivi al minuto supplementare, ci si affida ovviamente al fato(o culo chedirsivoglia); perchè è inutile che ce la meniamo, la botta prioritaria è assolutamente frutto del caso, nessun santo che tenga, nonostante le invocazioni ai medesimi sotto la maschera.
Pensandoci bene, tutto questo ha a che fare con la stoccata religiosa, da un certo punto di vista.

Se ci pensate bene i fatti mi cosano, dimostratemi il contrario.

Uri G.

Unknown ha detto...

Curioso il tuo aneddoto, caro Messere.
Io ho un lucido ricordo di un assalto a squadre... tu eri quello che metteva l'ultima stoccata, io ero compagno di squadra di quello che si era appena visto annullare una bella flash da un apparecchio non armato.
Una finale sul 44 pari, si capisce.
Forse ti riferisci a un episodio analogo... o forse implicitamente con la tua citazione rendi omaggio alla Dea Fortuna, che riconosci avere sempre l'ultima parola quando si tratta di priorità.
Se è così, se interpreto correttamente ciò che esprimi, la pensiamo esattamente allo stesso modo.
Mai alla priorità accettai scelta tattica diversa dalla stoccata religiosa. Lo dico con orgoglio, oltre al fatto che per me è una scelta obbligata. Di spada infatti non ci ho mai capito molto.

Anonimo ha detto...

Caro Alfredo, il mio aneddoto non si riferisce ad una gara specifica ma ha la pretesa ambiziosa di raccogliere in se un po' tutte le esperienze che ti segnano.Infatti non ricordo assolutamente l'episodio a cui ti riferisci.Io mi ripeto da solo che la spada e' bella perche' e' incomprensibile e questo mi aiuta ad andare avanti.Comunque a Fiuggi avevo toccato io.

Anonimo ha detto...

Caro Messere, credo che il tuo commento mi abbia definitivamente convinto a prenotare l'aereo.
Non è forse vero che dove passa ATTILA non cresce più l'erba?
O mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

Il tuo commento mi ha lasciato non pochi dubbi!Mi chiedo per esempio quale sia la destinazione del tuo volo..sola andata?Attila andava a cavallo e di certo non aveva il pollice verde.

Anonimo ha detto...

siamo passati dalla classificazione delle stoccate che si mettono sul 14 pari ad ATTILA... ma come cavolo siete messi???

Anonimo ha detto...

Potere di scherma&sperma, altrimenti saremmo solo scherma. Attila e' la parte magiara che c'e' in me.

Anonimo ha detto...

Non era Gyorge o come cazzo si scrive?

Unknown ha detto...

Attila ha perso alla priorità contro Papa Leone Magno

Unknown ha detto...

Zero Zero stoccata fisica.
quando le energie sono poche , meglio riservarle alla testa che alle gambe.

Anonimo ha detto...

Con la priorità a favore non saprei, ma con la priorità contro la prassi è sempre la stessa: pronti? a voi! un paio di secondi di traccheggio e fleche, tanto va come deve andare!

Anonimo ha detto...

Ma vaff...Priorità e grazie a voi mi facci un sacco di paranoie su come tirarla...alla fine ho fatto una cagata pazzesca e l'ho presa.
Grazie a tutti barboni!

Uri G.