2 ottobre 2007

Settecentocinquanta grammi [#2]

Sono stato sul sito della Gazzetta per vedere i risultati del mondiale.
A parte che le medaglie non meritano la prima pagina di quel giornale di merda, nei post trovi dei commenti scritti da non si sa chi, tipo questo, alla medaglia d'argento di Baldini:

"la Nostra tradizione nella scherma è vincere, non arrivare secondi. Ma va bene lo stesso."

Viene da chiederci se vogliamo veramente diventare famosi come il calcio.

io sono io


P.S. notare la N maiuscola

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per la "genetica della scherma" essere famosi alla pari del calcio credo sia impossibile. Certo nasce il rischio se si seguono logiche di banalizzazione e populiste (grazie, FIS). Buttare fuori però un personaggio mediatico ogni tanto (e non più di uno) può far bene purchè veicoli i valori della scherma.
Dovremmo essere famosi MEGLIO del calcio.

Anonimo ha detto...

Ok, ok, ok
mi rendo conto che forse ho scoperto solo ora un passatempo divertente per le pause caffè, ma guardate quest'altro commento alla medaglia di montano, sempre sul sito gazzetta:

"Dopo l'effetto
ARCURI, non riusciva nemmeno a tirare una stoccata... adesso per lo meno può prepararsi per Pechino e conquistare l'oro."

Ibra4ever79 -


Sublime. E la firma poi...

Anonimo ha detto...

Per continuare con l'idea di io sono io, ho trovato stamattina questo commento sulla vittoria della Vezzali che...

"come persona e come sportiva...brava!"

Come sportiva nessun dubbio. La stimo molto.

Unknown ha detto...

Sulle pareti della mia palestra c'è il decalogo dello schermidore. Non lo ricordo a memoria ma sono sicuro che in un punto dice più o meno: "Non parlare di scherma se non ne sai di scherma."

Ma forse uno che si battezza Ibra4ever79 non ha mai letto il decalogo dello schermidore.

AdL