14 novembre 2006

Biomeccanica e sintassi della scherma: un connubio possibile?

In linea con la mission editoriale di fornitori di stimoli allo sviluppo della nostra disciplina, vi presentiamo un studio promosso da S&S con la collaborazione della commissione SEMI (Signalisation Elecrique, du Metériel et des Installations, l'organo che in seno alla Federazione Internazionale si occupa degli aspetti tecnologici relativi al mondo della scherma).
Tale studio, per cui ci si è avvalsi delle migliori tecnologie a disposizione della SEMI, si propone di tracciare una nuova frontiera nella pratica quotidiana dell'allenamento (per tutti i gradi di abilità) sfruttando le opportunità offerte al nostro sport da un approccio maggiormente scientifico rispetto alla consuetudine italiana.
Con questo contributo auspichiamo che un piccolo passo sia stato fatto nella direzione di fornire una risposta ai quesiti esistenziali di ogni schermidore.

Per introdurre il nostro esperimento, prendiamo le mosse dalla ricerca "Il tempo e la sua gestione, effetti sulla prestazione nell’assalto di spada" del M° Sandro Cuomo, di cui riportiamo di seguito un breve estratto.
Nel suo lavoro Cuomo spiega molto bene l’importanza dell’acquisizione dell’iniziativa (induzione dell’avversario a compiere gesti che si desidera che egli compia per renderlo prevedibile) nell’azione schermistica e la sua complessa dinamica psico-motoria, che è l'oggetto di innovazione della nostra tesi.

"La scherma è una disciplina dove è molto pericoloso lasciare l’iniziativa
all’avversario poiché, in tal modo, si concederebbe a questi sempre un "tempo"
di vantaggio.

Anzi due tempi, vediamo perché:

L’esecuzione di un gesto tecnico prevede un certo tempo (z) strettamente dipendente dalle qualità tecniche e fisiche dell’atleta.
Nel caso dell’atleta che assume l’iniziativa dell’azione, il tempo tecnico di esecuzione è l’unico "fattore temporale" in gioco, poiché se quest’ultimo è stato abile nel non dare segnali premonitori delle proprie intenzioni all’avversario, egli inizierà la sua azione offensiva soltanto "dopo" che l’atto esecutivo dell’altro sia iniziato.

A questo punto l’atleta che subisce deve:

a) Identificare (x) lo stimolo visivo ed acustico, per capire cosa accade, cosa sta per accadere e cosa potrebbe accadere.

b) Elaborare (y) la risposta motoria più appropriata alla situazione, individuando nel proprio bagaglio tecnico e mnemonico la miglior soluzione, anche in relazione alla propria esperienza.

c) Eseguire (z) il gesto tecnico secondo le proprie capacità individuali.

Ciascuna di questa azioni inciderà sul tempo (T) che sarà costituito dalla somma dei tre momenti sopra descritti.
Viceversa l’atleta promotore dell’azione renderà visibile
esclusivamente il tempo Z, guadagnando appunto due tempi."

ATLETA CON INIZIATIVA: T = Z
ATLETA CHE SUBISCE L’INIZIATIVA: T = X + Y + Z


Alla luce di queste considerazioni e in base alla nostra decennale esperienza nel campo, il nostro staff ha sviluppato un esercizio particolarmente efficace nell’allenamento dell’iniziativa e per sviluppare la destrezza.
Gli atleti divisi per coppie si devono fronteggiare in posizione di guardia a misura di allungo del braccio e, a turno, devono eiaculare addosso all’avversario il quale dovrà rispondere attraverso:

a) l'Identificazione dello stimolo (x)
b) l'Elaborazione della risposta (y)
c) l' Esecuzione del gesto tecnico (z)

Infatti la velocità raggiunta dallo sperma durante il coito(*) è di circa 17 Km/h (test effettuato sul Sig. Pavel Kolobkov). Più o meno la stessa velocità di un atleta di livello nell’eseguire una botta dritta portata semplicemente distendendo il braccio, che è in media di 4,64 m/s pari a 16,7 Km/h.
Le analogie di questi dati suggeriscono una estrema versatilità dell’esercizio, con benefici non trascurabili sotto il profilo relazionale oltre che gestionale, basti pensare a quelle società che per carenza di strutture si vedono costrette a limitare il tempo e lo spazio dedicato alla preparazione atletica. Il liquido seminale, inoltre, funge da segnalatore in caso di errore senza dover fare ricorso alla pedana elettrificata, risolvendo l’annoso problema dell’utilizzo delle pedane soprattutto nei giorni tradizionalmente dedicati agli assalti.

(*) Nell’esecuzione a "spruzzo", ovvero quella eseguita in potenza esplosiva e non in potenza elastica espressa invece nell’esecuzione "a fontanella".

P.S.
Questo studio è frutto di una affiatata collaborazione tra Scherma & Sperma e la SEMI a cui siamo grati per la disponibilità e professionalità. In particolar modo all'Ing. Alvise "Minnie" Bellano, il cui consueto puntiglio nell'interpretazione dei dati biomeccanici ha, tra l'altro, posto le basi per una ulteriore evoluzione di questa frontiera del training. Tali prospettive sono raccolte in uno scanzonato saggio dal titolo "Squisìti squirtings" edito da Sperling & Kupfer.
Un caloroso ringraziamento va infine a Farfallina del Circolo della Spada Mangiarotti di Milano, per aver creduto da subito nel nostro progetto e per essersi prestata con pazienza ed entusiasmo ad ore e ore di umide sedute di allenamento.

Copyright 2006 Scherma & Sperma. All rights reserved.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi mi da il numero di "farfallina"?

Anonimo ha detto...

ecco qua:

026590166

solo ore notturne, astenersi fiorettisti.

Il Guercio