15 novembre 2006

Eau d'alien, pour homme

L'impatto è improvviso e devastante.
E non sei mai abbastanza pronto.
Le narici si dilatano incredule mentre, a livello microscopico, la nuova potente sensazione invade il sistema nervoso che immediatamente suggerisce la fuga. L'autocontrollo interviene nonostante i conati e le piccole lacrime che vorrebbero accompagnare un grido disperato trattenuto per l'ennesima volta. Stordimento.

Ah, lo spogliatoio...passano gli anni ma non ti abitui mai veramente: l'odore di quelle divise appese non sembra neanche umano. Indescrivibile. Una stalla aliena abbandonata è la prima immagine che mi viene in mente.
Ma anche in questo miserevole e doloroso scenario ecco emergere la ricchezza variopinta del mondo schermistico: ogni divisa ha un suo caratteristico modo di puzzare, una sua precisa personalità nell'esprimere l'orrendo che inesorabilmente trasuda, assalto dopo assalto.
Ispirandomi a prestigiose e intelligenti rubriche come "Gusto" di canale 5, ecco qui una raffinata disamina delle principali disgustose personalità (a volte addirittura coscienti, narrano alcune leggende) che può assumere una divisa da tempo lontana dalla lavatrice.

L'acetosa: particolarmente violenta, è sicuramente una delle più diffuse. Il tipico aroma ultra acido sembra rimandare a una micidiale mistura di aceto di mele e cherosene. Associata ad una divisa umida, si esprime al meglio appena indossata ma tende a perdere le sue potenzialità dopo qualche assalto. Classica.

L'espansiva:
aggressiva ed estroversa, riesce a propagarsi per metri e metri mantenendo una certa intensità. Attraverso i consistenti e lunghi tentacoli riesce in alcuni casi a monopolizzare interi luoghi inquinandone irrimediabilmente l'atmosfera. Infestante.

La marrone: orripilante anche alla vista, la marrone non si limita a puzzare: deve infatti il suo nome alle caratteristiche macchie che la pezzano in alcune zone aggiungendo un'idea di sporcizia generale che può anche agghiacciare spettatrici di sesso femminile, mamme e nonne. Lercia.

L'improvvisa: come alcuni insetti della foresta tropicale, quando immobile potrebbe sembrare innocua. Quando però il soggetto sta tirando e si sente quindi minacciata, lancia improvvise e letali zaffate che investono senza controllo obbiettivi casuali in un perimetro però abbastanza circoscritto. Codarda.

La chernobyl: di odore anche moderato o addirittura inodore, la tossica chernobyl acquista però un certo potere di alterazione sulla materia circostante: macchia irreparabilmente la stoffa e persino i muri, danneggia il ph della pelle con effetti ancora non del tutto noti e alcuni dicono influenzi negativamente le prestazioni mentali dell'atleta. Mutante.

La stantìa: a mio avviso la più pericolosa, questo tipo di divisa sprigiona un odore inconfondibile e mortifero. Non lavata, viene abbandonata in palestra anche per mesi e poi improvvisamente riutilizzata. Durante il periodo di cova si imbeve di rancori e di Male puro aspettando paziente il momento di manifestare il suo immenso potere. Secca e avvizzita dal malanimo che la consuma, inizialmente appare innocua e un pò ristretta, ma al contatto con i primi sudori assorbe le emozioni cariche di impulsi vitali dello schermidore e con gioia crudele finalmente si manifesta. La terribile stantìa porta a galla antichi odori e atmosfere da catacomba alternati e mischiati a sudori recenti. Evoca sfortuna e maledizione, induce insicurezza, paura, negatività karmica, malattia e vomito. Satanica.

E la vostra, che divisa è?

un matto

Copyright 2006 Scherma & Sperma. All rights reserved.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Dire che la mia divisa è la marrone è come dire che Paganini utilizzava il violino, o Michelangelo lo scalpello.
Io sono al tempo stesso pioniere e paladino della divisa marrone.
L'ho introdotta in sala quando ancora solo pochi eletti la conoscevano. Ne ho sostenuto la superiorità morale di fronte a orde di benpensanti ipocriti. Ne ho portato la capacità espressiva ai massimi livelli.

incorruttibile nella mia scelta etica, porgo un saluto riguardoso a questo illustre convivio

alfredo di legge

Aries ha detto...

Eh calma, calma... C'è marrone e marrone come ci sono molti arditi mix.
In questo fu maestro l’indimenticato ed indimenticabile R.S., la cui sindone rimane tutt’oggi impressa sulla parete verde addosso alla quale poggiano da sempre le umide membra i miei consoci, in attesa del nuovo avversario.