13 dicembre 2006

Il Maraging questo sconosciuto


Ecco alcune informazioni riguardo all'acciaio maraging, la lega divina di cui sono fatte le nostre epiche ed elastiche armi...
"In metallurgia, si indica con il nome di acciaio Maraging un acciaio speciale a base di ferro dalle caratteristiche di elevata durzza e malleabilità, ma anche di buona tenacità con un comportamento elastico fin quasi alla rottura.
Il ferro, costituente base della lega, viene addizionato principalmente con cobalto e nichel, in proporzione variabile, quali agenti di rinforzo. Inoltre la composizione della lega prevede la presenza di quantità minori di molibdeno, alluminio e titanio. A differenza della maggior parte degli acciai, il Maraging è praticamente privo di carbonio.
Il termine maraging deriva dall'inglese, per contrazione dell'espressione martensite-aging, e indica il processo con cui sono prodotti questi acciai, cioè per invecchiamento, o rinvenimento, della martensite.
L'elevata resistenza meccanica, fino a 2500-3000 megapascal in trazione è dovuta alla precipitazione degli elementi di lega metallici, principalmente nickel e cobalto, poi titanio alluminio e molibdeno, sui piani di scorrimento e sui bordi dei grani.
Il trattamento con cui si producono questi acciai è in due fasi, di tempra e rinvenimento.
La tempra si realizza dapprima con il riscaldamento dell'acciaio a 800-900 C°, temperatura a cui rimane per 4-5 ore per permettere agli elementi di lega di diffondersi omogeneamente. Segue il raffreddamento rapido a temperature molto basse, anche sotto lo 0, per trasformare l'austenite (la fase stabile ad alta temperatura) in martensite cubica, in soluzione soprassatura degli elementi metallici di lega.
Il rinvenimento o invecchiamento si opera con la cottura a una temperatura di 400-500 C° allo scopo di disperdere opportunamente gli elementi di lega sui bordi dei grani e sui piani di scorrimento.
L'impiego di questi acciai si ha in campo aeronautico, aerospaziale ed automobilistico, ove le temperature massimo di esercizio siano comunque lontane dalla temperatura di rinvenimento dell'acciaio."
Si sono dimenticati che si usa anche nella scherma, la ricetta però, mi dispiace, è segreta...
In fede,
Luigi Mirante

P.S. Schermitori non provate a farlo a casa!

Copyright 2006 Scherma & Sperma. All rights reserved.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio l’impiego aeronautico fu il motivo dell’utilizzo del Maraging nella scherma.
Durante la guerra fredda l'Aeronautica Militare Italiana era concentrata nel costante sviluppo di nuovi materiali applicabili alle sempre più sofisticate tecnologie belliche. La supremazia in quel campo era un elemento strategico per l’affermazione nel conflitto e, per gli strateghi dell’AM, era chiaro che nello scacchiere internazionale le armi bianche avrebbero giocato un ruolo decisivo.
Fu così che le risorse vennero orientate in quel settore dell’industria bellica e nell’estate del ’63, in un laboratorio di via Ricordo a Milano, nacque il Maraging.
Successivamente l’AM costituì un gruppo operativo che, armato di questa tecnologia avveniristica, avrebbe dovuto verificarne l’efficacia sul campo.
Il resto naturalmente è storia. Ancora oggi la comunità scientifica dibatte sugli effetti collaterali, ormai ben documentati, che questa lega avrebbe causato ai militari che l’hanno impiegata in missione. In particolare sui neuroni…


il Colonnello Strano

Anonimo ha detto...

ottimo, eccellente blog, cazzo. un blog sulla scherma. fantastico. prometto di passarci e lasciare spesso e volentieri sapidi commenti. il post sui maestri polacchi era una perla, a cui aggiungerei solo questa chicca, il classico commento del maestro polaccio medio dopo la sconfitta del suo allievo: "vittoria è figlia di molte sconfitte".
el_carnicero

Anonimo ha detto...

ops, polacco, ovviamente. polakko, anzi.

saluti e scusate per l'ortografia.

el_carnicero