22 novembre 2006

I Want You

Ami la scherma e vorresti intraprendere la via del professionismo? Vorresti entrare in un gruppo sportivo delle forze armate ma i posti sono occupati da pseudo-atleti e finti militari?

Allora il tuo posto è con noi! Il tuo posto è nel Gruppo Sportivo Obiettori di Coscienza!

I bandi sono aperti e dovrai solo inviare la tua candidatura all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - Servizio Ammissione e Impiego (ammissioneimpiego@serviziocivile.it la presente casella di posta elettronica è esclusivamente dedicata alle richieste di informazioni inerenti le competenze del Servizio sopra riportate. Ogni altra richiesta non pertinente non verrà presa in considerazione e rimarrà inevasa).


Possono partecipare alla selezione tutti i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di scadenza dei bandi siano in possesso dei seguenti requisiti:

1. Abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno d'età (27 anni e 364 giorni).

2. Siano in possesso della cittadinanza italiana e godano dei diritti civili e politici.

3. Non siano stati condannati con sentenza di primo grado per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti riguardanti l'appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata.

4. Siano in possesso di idoneità fisica, certificata da un centro di medicina sportiva riconosciuto dagli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL competente su apposito modulario) con riferimento alla specifica disciplina per cui intendono concorrere. L'idoneità fisica dovrà essere documentata dopo le selezioni, soltanto dai giovani risultati ''idonei selezionati''.

N.B. I cittadini che, per obbedienza alla coscienza, nell'esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione si oppongono all'uso delle armi scelgono di praticare il Servizio Civile inquadrati nel Gruppo Sportivo Obiettori di Coscienza, ottengono da parte della Federation Internationale d’Escrime la dispensa dall’uso delle armi per la pratica schermistica, mantenendo tuttavia l’obbligo di indossare in assalto il restante materiale a norma.

E allora, cosa aspetti?


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Voi siente matti, completamente matti. Eppure c'è lucidità in questa follia.
Continuate così, la cosa si fa interessante...

Mara Ging

Anonimo ha detto...

"la gioventù gli fa vuoto intorno"

Non capite l'arte della sopravivenza; in un mondo dove ogni privilegio viene difeso a costo dell’umiliazione personale, della perdita di stima e considerazione, dove l’Italiano sembra geneticamente predisposto a questo (guardate i personaggi interpretati da Sordi) in una società
che non conosce gratitudine, dove tutto si dimentica facilmente, non capisco perché un atleta militare dovrebbe essere diverso.
Pensate ad un atleta arrivato a 38 anni senza aver messo da parte una lira, avendo come prospettiva un turno notturno sulla volante che sfreccia nella notte tra prostitute, ladri, tossici e travestiti o a domare incendi, pensate non potrebbero sopravivere a questo, non sono stati addestrati e nessuno ha mai pensato al dopo, nessuno ha mai pianificato il futuro, neanche ai cavalli è riservato un post carriera così deprimente, anzi i cavalli li usano per la monta (ne vogliamo parlare?)
Una vita dedicata agli allenamenti e alle gare e nei momenti liberi sei sempre un militare con annessa maledizione (non si tromba mai).
Insomma avete capito le lotte si fanno dall’interno, le cose cambiano se sei dentro non se vai a manifestare.
Pasolini disse più o meno così: che stava dalla parte dei poliziotti non degli studenti che manifestavano, perché la vera classe operaia erano loro i poliziotti costretti ad eseguire ordini senza chiedersi il perché solo perché non avevano scelta, mentre loro, gli studenti avevano scelta e lottavano per una causa che non gli apparteneva, infatti erano tutti borghesi ma non avendo nulla da fare facevano solo casino.
Ma non divaghiamo, ragazzi la soluzione c’è ………..arruolatevi e diventate Generali

Asta la vista