Ovunque lo incontrassi te lo potevi vedere tra archi e fiati, un po' Diego Abatantuono un po' Vittorio Gassman.
Un buon spadista che ha sempre saputo tenere la scena.

Cercate su YouTube "G. Verdi Falstaff - E' Sogno o Realtà"

Cronaca di una gara. Dal ring.

Brano tratto dal racconto Il pugile sentimentale
di Alberto Riggettini.




















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"Ehi Frank, stai facendo schifo questo lo sai?"
E prende spruzzarmi quel coso ovunque, negli occhi, nel naso, sulle ferite, e quell’altra specie di biberon in gola, rischiando di affogarmi dal fiatone che ho. Tutti sti strumenti a spruzzo che vediamo nei film di boxe, Joe li ha recuperati dal suo ex dentista. Ogni tanto quando ho preso talmente tante botte che la violenza mi sembra un fatto naturale, mi vedo Joe che tira fuori dalla valigetta anche il trapano e mi asporta un molare e mi sento in bocca quel saporaccio, quell’odoraccio e quella specie di sabbiolina.
"Senti Frank, stai facendo schifo questo lo sai?"
Joe per incoraggiarmi, come prima cosa mi ricorda che sono una merda. E questo generalmente funziona. Cioè mi sento una merda.
"Senti Frank, se siamo qua a fare figuracce, io getto la spugna e ce ne andiamo a casa. Che è primavera e oggi c’è anche il sole e ce ne potremmo andare in giro anziché star chiusi in questa topaia buia e puzzolente di sudore di cavallo bagnato. Stai pensando? Stai riflettendo sulla situazione? Stai facendo lavorare la testa prima che il corpo?"
"Sì, Joe."
"Questo è uno sport per persone intelligenti, te l’ho detto mille volte Frank. Questa è l’arte del contendere."
Lo sport è il kickboxing, una di quelle arti marziali che vanno di moda in questo periodo, se pronunciate nei bar. La nostra è una disciplina più bruta, meno frequentata, con pochissime gnocche iscritte ai corsi, ma secondo Joe l’unica che mantiene fede a quella tradizione di sacrificio e nobiltà cui l’uomo si è dedicato fin dall’antichità. Sicché i tanti leit motif del pugilato d’inizio secolo permangono nel nostro modo di comportarci. Tanto che Joe parla esattamente come un allenatore della boxe, e si fa prendere così la mano, che il nostro reale sport nelle sue filippiche non lo nomina mai.
"Il pugilato è uno sport di testa, di cervello. Quante volte te l’ho detto."
"Eccheccazzo. Lo so."
"Tu hai una laurea breve in filosofia, significa che hai un’arma in più rispetto a questi ignorantoni no? Hai fatto anche quel corso d’inglese. Hai fatto anche quel corso d’inglese, no?"
"Sì che ho fatto quel corso d’inglese. Anche uno d’astronomia di base se è per questo, ma…"
"Ok, pure uno di astronomia. Eccheccazzo quello là, non sa mettere assieme un congiuntivo, lo vorrai surclassare no?"
"Non so Joe. Io mi sa proprio che un’azione manuale come un pugno, non riesco proprio a farla."
"Lascia perdere. Quante cazzo di volte ti ho detto che non puoi salire sul ring, senza la giusta predisposizione mentale?
Quante volte abbiamo detto che bisogna usare il cervello in questo sport, il cervello, il cervello, ti ricordi di averlo?" Mentre dice così Joe mi dà un sacco di manate a palmo aperto sulla fronte, come per attivare un meccanismo inceppato. "Stai pensando? Stai facendo mulinare gli stantuffi? Stai riflettendo sulla situazione?
Stai facendo lavorare la testa prima che il corpo? Questa è l’arte del contendere Frank, ci sei su sto punto?"
"Certo Joe. Sto filosofeggiando parecchio oggi." Gli dico, e non mi sento di mentire.
"Questo è uno sport per persone intelligenti, cazzo, non per caproni. Te l’ho detto mille volte, Frank. Vuoi concentrarti? Vuoi riuscire a concentrarti? Il pugilato è uno sport di meningi, di cervello. La differenza la fa la testa, non il corpo. Quante volte te lo devo ripetere?"
"Eccheccazzo. Lo so. Io lo so Joe, ma è che non ce la faccio. Mi sento un rifiuto organico, oggi."
"Lo sei stato finora, non ti dico che noia vedere sto incontro, io non ti sputo in faccia, soltanto perché non ho pagato per entrare, ma se fossi uno del pubblico…"
A quel punto Giò ci riflette un po’ su e lascia in sospeso la frase. Poi raschia di gola, e pur tenendomi sotto fuoco incrociato di spruzzini, pistolettine ad acqua ed irrigatori semiautomatici, mi smacarra nell’occhio.
"Ma Joe!"
"Non è giusto quello che stai facendo nei loro confronti. Hanno pagato il biglietto."
"Ma nel prezzo hanno anche un buono conto nel negozio di sport, su materiale da trekking."
"Queste cose non ti riguardano Frank. Si può sapere perché non riesci a concentrarti?"

Gong.

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Fonte: http://www.iquindici.org/

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