canicula
Sono giunto all'unica possibile deduzione logica. Le potenti menti federali sono talmente occupate a pianificare la conquista del pianeta che probabilmente non hanno tempo per riflettere sulle banalità.
Il mio cane nelle ore più calde rifiuta una delle sue ragioni di vita: andare a spasso. La sua ciotola d'acqua va cambiata più spesso.
E allora perché gli atleti di un campionato italiano assoluto devono andare con calze, scarpe, mutande, divisa, corazzina, passante, maschera e guanto nella Death Valley?
Chiunque non ne fosse a conoscenza penserebbe che anch'io stia patendo gli effetti del caldo e che stia conseguentemente vaneggiando (come quando, allo zenith, mi è apparso Babbo Natale travestito da Giuliano Ranza e mi ha annullato una botta). Invece ogni anno "i federali" aspettano il solstizio d'estate per organizzare una gara di scherma in un palazzetto senza aria condizionata.
"...però la finale è alla rocca albornoziana..."
"Figata!" - penso io - "..sarà una postazione di tutto rispetto, e magari farà più fresco".
Nulla da dire sulla fortezza ma la mitica pedana è stata montata sotto un tendone, probabilmente per garantire l'effetto serra a cui tutti si erano abituati fin dai gironi.
I diabolici federali avevano anche avuto esperienze passate, citerei per l'occasione l'edizione di Assisi, quella con il maggior numero di atleti collassati.
Forse è un’operazione di marketing per sostenere quell'acqua verde-salata-diuretica-mezzafrizzantina sponsor della F.I.S!
Tra l'altro la rocca non ha attirato il pubblico delle grandi occasioni; per stare inter nos era preferibile una location meno suggestiva ma più respirabile.
Propongo ufficialmente che tra i requisiti necessari per assegnare i prossimi campionati italiani assoluti ci sia anche l'aria condizionata...o almeno una lieve brezza.
Altrimenti faro' come il mio cane.
Non a caso il termine "canicula" deriva dal primo cane che per il caldo insopportabile ha mandato affanculo la federazione italiana scherma con annessi i campionati italiani assoluti.
E allora perché gli atleti di un campionato italiano assoluto devono andare con calze, scarpe, mutande, divisa, corazzina, passante, maschera e guanto nella Death Valley?
Chiunque non ne fosse a conoscenza penserebbe che anch'io stia patendo gli effetti del caldo e che stia conseguentemente vaneggiando (come quando, allo zenith, mi è apparso Babbo Natale travestito da Giuliano Ranza e mi ha annullato una botta). Invece ogni anno "i federali" aspettano il solstizio d'estate per organizzare una gara di scherma in un palazzetto senza aria condizionata.
"...però la finale è alla rocca albornoziana..."
"Figata!" - penso io - "..sarà una postazione di tutto rispetto, e magari farà più fresco".
Nulla da dire sulla fortezza ma la mitica pedana è stata montata sotto un tendone, probabilmente per garantire l'effetto serra a cui tutti si erano abituati fin dai gironi.
I diabolici federali avevano anche avuto esperienze passate, citerei per l'occasione l'edizione di Assisi, quella con il maggior numero di atleti collassati.
Forse è un’operazione di marketing per sostenere quell'acqua verde-salata-diuretica-mezzafrizzantina sponsor della F.I.S!
Tra l'altro la rocca non ha attirato il pubblico delle grandi occasioni; per stare inter nos era preferibile una location meno suggestiva ma più respirabile.
Propongo ufficialmente che tra i requisiti necessari per assegnare i prossimi campionati italiani assoluti ci sia anche l'aria condizionata...o almeno una lieve brezza.
Altrimenti faro' come il mio cane.
Non a caso il termine "canicula" deriva dal primo cane che per il caldo insopportabile ha mandato affanculo la federazione italiana scherma con annessi i campionati italiani assoluti.
Il Messere
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